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Fumetto "Patrioti"



Video



Storia fotografica
della Divisione Acqui





Fumetto "Patrioti"



Sceneggiatura:
Rossella Pirozzi e Costantino Ruscigno

Soggetti e disegni:
Davide Barca, Ali Muka, Alessio Steduto

Matite e chine:
Ali Muka e Filippo Stracquadaini

Chine:
Ali Muka e Filippo Stracquadaini

Copertine:
Davide Barca, Priscilla Choszcz Grippa, Ali Muka, Alessio Steduto

Lettering fumetto 1:
Giuseppe Amato, Rosario Casciana, Giovanni Gallea, Domenico Lentini, Giovanni Lentini, Ali Muka, Mario Nurcato, Bruno Paganoni, Giuseppe Piseddu, Roberto Stomaci, Filippo Stracquadaini

Lettering fumetto 2
Davide Barca, Alessio Steduto

Impostazione grafica balloon:
Alessio Steduto e Davide Barca

Studio e analisi storica:
Mirella Lippa

Traduzione inglese:
Romina Bisato (in collaborazione con tutti gli autori del lettering)

Revisione grafica generale:
Giancarlo Arbelli, Luciano Bensussan

Coordinamento e direzione:
Costantino Ruscigno

 

Presentazione

Il fumetto PATRIOTI nasce in occasione del 70° Anniversario dell’Eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia all’interno dei Laboratori “OPERE A OPERA” e “FRATELLI D’EUROPA”, attivati dalla Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” con il “Progetto Aurora: Obiettivo Stati Uniti d’Europa” nell’ambito del Programma della Regione Puglia “Attività Culturali per il triennio 2013/15”, ai sensi dell’art. 14 della L. R. n. 06/04 della Puglia.
Il fumetto PATRIOTI è il prodotto della collaborazione della Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” con gli Istituti scolastici “Benini” di Melegnano (MI) e “De Nicola” di Sesto San Giovanni (MI), oltre che con la Casa di Reclusione di Opera-Milano.
Infatti i protagonisti dell’ideazione e della realizzazione del fumetto sono gli studenti dell’Istituto scolastico “Benini” di Melegnano – Sezione di Opera (MI), classe 3B a.s. 2012/13, insieme a due studenti dell’Istituto scolastico “De Nicola” di Sesto San Giovanni (MI), Alessio Steduto e Davide Barca.
Determinante per l’esito finale, è stata l’opera degli insegnanti e, in particolare, della prof.ssa Rossella Pirozzi dell’Istituto “De Nicola”, della prof.ssa Mirella Lippa e della prof.ssa Romina Bisato dell’Istituto “Benini”.
Il lavoro è stato realizzato nel corso dell’anno scolastico 2012/13 per poi essere concluso compiutamente nell’anno scolastico 2013/14, attraverso una continua e proficua attività didattica sinergica tra insegnanti e studenti, cui si è aggiunta la preziosa e decisiva opera di due grafici professionisti: Giancarlo Arbelli prima e, poi, Luciano Bensussan, il quale in modo encomiabile ha ultimato il lavoro ottimizzando il risultato finale e rendendo possibile l’effettiva stampa del prodotto realizzato.
Insieme al prof. Carlo Palumbo ha lavorato in totale autonomia la giovane studentessa torinese Priscilla Choszcz Grippa che ha disegnato l’ultima pagina dedicata esclusivamente all’Eccidio della Casetta Rossa del 24.09.43.
A tutti la Fondazione rivolge sinceri ringraziamenti: senza la disponibilità di ciascuno il fumetto non si sarebbe mai concretamente realizzato.
Un particolare riconoscimento merita, però, lo studente Alì Muka della 3 B dell’Istituto “Benini” sezione staccata di Opera: senza il suo impegno iniziale nella realizzazione dei bozzetti, il fumetto non avrebbe mai visto la luce neanche come idea. In seconda battuta l’entusiasmo di Alì Muka ha contagiato tutti gli studenti della 3 B, coinvolti in particolare per la definizione dei dialoghi, e Filippo Stracquadaini per la matita e per la china. Alessio Steduto e Davide Barca, sollecitati dalla prof.ssa Rossella Pirozzi, hanno molto lodevolmente prima aiutato Alì Muka nella realizzazione grafica dei balloon e poi si sono impegnati nella stesura di una seconda nuova versione del fumetto con disegni e dialoghi diversi: per questo un secondo particolare riconoscimento va sicuramente proprio ad Alessio e Davide.
La sceneggiatura è comune per entrambi i fumetti ed è tratta dalla lettura del libro “Patria senza Stato” di Nicola e Costantino Ruscigno, poi rivisitato da una comune visione sviluppata congiuntamente da Costantino Ruscigno e Rossella Pirozzi.
Gli autori dei disegni hanno poi integrato, sviluppato autonomamente e personalizzato la sceneggiatura, mantenendo, però, un comune filo conduttore.
Il fumetto realizzato nella Casa di Reclusione di Opera (MI) è stato anche tradotto in inglese, grazie alla collaborazione della prof.ssa Romina Bisato (questa versione è disponibile sul sito della Fondazione).
La versione disegnata da Alì Muka è riconoscibile perché è stata realizzata tutta esclusivamente a mano libera con matite e china.
La versione disegnata da Davide Barca e Alessio Steduto evidenzia due distinti stili degli autori.
Il fumetto PATRIOTI rappresenta il risultato concreto di una riflessione e di un approfondimento su un tragico episodio della storia europea spesso dimenticato, l’Eccidio di Cefalonia: dopo l’8 settembre 1943, i soldati della Divisione Acqui vennero massacrati per non aver voluto cedere le armi ai nazisti. Insieme a migliaia di italiani, anche centinaia di greci furono trucidati per aver nascosto i soldati italiani nel tentativo di sottrarli ai massacri in corso.
Patria, Onore e Dignità sono sicuramente i valori espressi dalla scelta compiuta a Cefalonia dai ragazzi della Divisione Acqui che ha rappresentato il primo atto di Resistenza italiana al nazi-fascismo.
Solidarietà, Umanità e Fratellanza i valori testimoniati dalla popolazione greca di Cefalonia.
Il filo conduttore sviluppato con il fumetto è il recupero e la valorizzazione della memoria storica e la sua proiezione nel futuro per costruire pace e progresso evitando che gli errori del passato possano ripetersi.
Di qui il passaggio logico dal tragico Eccidio compiuto a Cefalonia durante la II Guerra Mondiale alla sfida dell’integrazione politica europea tutta ancora da giocare nel XXI secolo.
Di qui anche il titolo scelto per il fumetto: Patrioti – Missione Europa.
Questo è stato il nostro modo di costruire MEMORIAFUTURO.
Chiedendo ai nostri cari reduci della Divisione Acqui di fare un bilancio conclusivo della loro vita e di individuare il valore più importante da consegnare, in un simbolico passaggio di consegne generazionale, ai giovani del XXI secolo si ottiene, sempre e solo la stessa risposta, data da ciascuno di loro senza conoscere il parere degli altri, con forza e determinazione ma anche con fiducia e speranza: la PATRIA!
Poi è sorta immediata e spontanea una domanda: ma per i giovani europei del XXI secolo quali sono i confini della Patria? La propria nazione o una Patria nuova, comune a tutti i popoli del Vecchio Continente?
Di qui la Missione Europa affidata ai nostri Patrioti.....
Una spinta alla realizzazione di questo fumetto è venuta, da un lato, dal 70° Anniversario dell’Eccidio di Cefalonia e, dall’altro, dallo svolgimento del processo presso il Tribunale Militare di Roma nei confronti di Alfred Stoerk, all’epoca dei fatti componente del plotone di esecuzione tedesco che fucilò gli inermi Ufficiali della Divisione Acqui a Cefalonia presso la Casetta Rossa il 24 settembre 1943.
Il 18 ottobre 2013, infatti, si è concluso il primo grado di giudizio con la condanna all’ergastolo di Alfred Stoerk da parte del Tribunale Militare di Roma.
Con il fumetto PATRIOTI si è ricostruita la verità storica di quella tragedia in cui italiani e greci furono trucidati per mano di fratelli tedeschi armati dall’odio e dall’offuscamento delle menti che sempre accompagna tragicamente ogni guerra. Quella verità storica viene raccontata fedelmente ….ma solo fino ad un certo punto: poi la Storia viene modificata con l’obiettivo di far rivivere i ragazzi della Divisione Acqui caduti a Cefalonia e proiettarli, con rinnovata speranza, nei nostri giorni in un contesto di rafforzata integrazione europea, unica strada per costruire pace, democrazia, progresso e benessere nel Vecchio Continente ed impedire che le tragedie del XX secolo possano ripetersi nel XXI secolo.
Nasce così a Cefalonia l’esercito europeo dei Patrioti che decidono di schierarsi per la democrazia e contro la dittatura.
Un episodio storico effettivamente accaduto viene rivisitato in forma romanzata nel fumetto e assurge ad elemento centrale del fumetto stesso: a distanza di un anno dai drammatici massacri compiuti nel 1943, l’8 settembre 1944, per celebrare l’avvenuta Liberazione dell’isola di Cefalonia dai nazi-fascisti, le autorità locali organizzarono una cerimonia nella Piazza Valianos di Argostoli. Proprio lì dove i soldati della Divisione Acqui si erano rifiutati di consegnare le armi leggere ai tedeschi e di cedere al loro ultimatum, quella cerimonia iniziò con un alzabandiera in cui contemporaneamente vennero issate le bandiere greca ed italiana. Pochi giorni prima quelle stesse due bandiere, la greca e l’italiana, erano state issate sul pennone più alto del Castello di San Giorgio, nelle vicinanze di Argostoli, come segnale convenzionale per l’insurrezione generale contro i tedeschi su tutta l’isola di Cefalonia.
Questi due “duplici alzabandiera” effettivamente avvenuti a Cefalonia nell’estate del 1944 assurgono simbolicamente nello sviluppo del fumetto ad aurora di un’Europa Unita che….. purtroppo, nella realtà ancora si deve compiere!
Di qui anche il titolo dell’episodio del nostro fumetto:
Cefalonia, isola dell’aurora.
In PATRIOTI le due bandiere, quella greca e quella italiana, sono sostituite dalla bandiera europea cucita da Aurora che rappresenta la “speranza” di una nuova Europa e per questo accompagna i nostri Patrioti alla vittoria…
Con questo fumetto PATRIOTI la Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” intende onorare tutti i caduti greci ed italiani di Cefalonia di allora e tutti i compagni d’armi della Acqui che si sono uniti a loro successivamente fino ad oggi.
Con i PATRIOTI salutiamo e ringraziamo tutti i nostri cari reduci della Divisione Acqui e gli anziani di Cefalonia ancora in vita e pronti a testimoniare con la loro dolorosa esperienza il dramma di quei lontani giorni del settembre 1943.
La prima versione di fumetto che proponiamo alla lettura è quella di Alì Muka e compagni. Segue poi quella di Davide Barca ed Alessio Steduto.
Ma abbiamo già detto troppo…
Lasciamo la parola direttamente ai protagonisti, i nostri PATRIOTI e torniamo a quel lontano 8 settembre 1943…

 

 

Scarica il fumetto "Patrioti" realizzato dagli alunni della casa di reclusione Opera di Milano
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Scarica il fumetto "Patrioti" realizzato dagli alunni dell'istituto scolatico De Nicola di Sesto San Giovanni (Mi) >

 


 

Riflessioni conclusive
…si chiude così il nostro fumetto PATRIOTI!

Con i PATRIOTI la Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” intende costruire MEMORIAFUTURO e metterla a disposizione dei giovani europei: il fumetto, non a caso, fa nascere sulle ceneri del massacro di Cefalonia finalmente gli Stati Uniti d’Europa!
Abbiamo voluto far rivivere quei ragazzi caduti eroicamente nel 1943 e li abbiamo proiettati oggi nelle sfide ancora tutte da vincere da parte della nostra cara Europa in un mondo ormai pienamente globalizzato.
La drammatica crisi che ci attanaglia da troppi anni non lascia più spazio a tentennamenti: gli Stati Uniti d’Europa o si fanno ora o potrebbero non farsi mai più!
La crisi in Ucraina di questi giorni dimostra una volta di più l’importanza che l’Europa parli al mondo con una sola voce.
Solo così potremo superare definitivamente questa crisi profonda che è economica ma, allo stesso tempo, politica, sociale, istituzionale e culturale.
Il 2013 è stato l’anno della cittadinanza europea, oltre che l’anno del 70° Anniversario dell’Eccidio di Cefalonia.
Nel 2014 ricorre il 70° Anniversario di quell’augurale doppio alzabandiera europeo compiuto a Cefalonia con le bandiere italiana e greca.
Nel maggio del 2015 il 70° Anniversario della Fine della II Guerra Mondiale coincide con l’avvio di EXPO 2015 a Milano: un’occasione irripetibile per lanciare dall’Italia un messaggio unitario per l’Europa, rivolgendolo a tutto il mondo!
Il fumetto PATRIOTI, dunque, giunge puntuale a questo appuntamento con la storia: ci auguriamo che anche per gli Stati Uniti d’Europa il tempo dell’attesa sia finito.
Per questo la speranza rappresentata idealmente da Aurora che cuce il drappo azzurro a 12 stelle si sostanzia nella ricerca dei possibili fondamenti di una nuova Europa Unita e di una vera cittadinanza europea che devono, assolutamente, con la massima urgenza, trovare il loro pieno compimento nella realtà dei nostri giorni.
Non a caso le ultime vignette del fumetto PATRIOTI “fotografano” i possibili pilastri giuridici di una definitiva costruzione degli Stati Uniti d’Europa: un unico esercito europeo, una sovranità condivisa, un vero Parlamento Europeo protagonista delle scelte politiche legislative, una Costituzione Europea!
Questi sono i quattro lati di un quadrato giuridico vincolante su cui i PATRIOTI, oggi nel XXI secolo, fondano il loro patriottismo costituzionale europeo.
Solo così potremo dare vita all’Europa Unita, la nuova e più grande Patria comune a tutte le singole piccole Patrie del Vecchio Continente.
Alcuni di questi fondamentali cardini giuridici ripresi dai PATRIOTI trovano la loro origine in anni lontani.
Luigi Einaudi già nel 1917 scriveva le parole che ha voluto ripetere nel suo discorso “La guerra e l’unità europea” pronunciato all’Assemblea Costituente italiana nella seduta del 29 luglio 1947 e che oggi viene riproposto nel fumetto in considerazione della grande attualità del pensiero del primo Presidente eletto della Repubblica Italiana.
Quasi cento anni fa, infatti, Luigi Einaudi con forza già sosteneva la necessità di un Parlamento europeo con pieni poteri legislativi e fondato su un bicameralismo differenziato in cui potessero trovare compiuta rappresentanza, da un lato, proporzionalmente tutti i popoli europei in una Camera elettiva e, dall’altro, in condizione di parità numerica, le singole Nazioni, nella c.d. Camera degli Stati. Queste le parole di Luigi Einaudi pronunciate il 29 luglio 1947 ed oggi ancora di grandissima attualità: “Quel che importa è che i Parlamenti di questi minuscoli Stati i quali compongono la divisa Europa, rinuncino a una parte della loro sovranità a favore di un Parlamento nel quale siano rappresentati, in una Camera elettiva, direttamente i popoli europei nella loro unità, senza distinzione fra Stato e Stato e in proporzione al numero degli abitanti, e nella Camera degli Stati siano rappresentati, a parità di numero, i singoli Stati”.
L’attuale configurazione istituzionale del Parlamento Europeo, “costretto” a condividere la sua naturale funzione legislativa con la Commissione e il Consiglio, dimostra la grande lungimiranza del pensiero di Luigi Einaudi che lucidamente anche individuava già allora nella “pompa nefasta del mito della sovranità assoluta” la causa principale dei problemi europei.
I PATRIOTI in questo caso vanno oltre lo stesso pensiero di Einaudi considerando ormai superato il concetto di “sovranità limitata” fondato sulla parziale rinuncia di parte della sovranità compiuta da ciascuno Stato e sposando, invece, una più efficace concezione di “sovranità condivisa” fondata su una libera determinazione democraticamente assunta da parte di ciascun governo nazionale.
Un esercito unico europeo era stato già compiutamente conseguito come risultato della diplomazia europea negli anni cinquanta con il Trattato internazionale istitutivo della CED (Comunità Europea di Difesa), voluto e sostenuto fortemente tra gli altri da Alcide De Gasperi: purtroppo quel trattato non è mai stato ratificato a causa di un voto negativo espresso dal Parlamento francese nel lontano 1954.
I PATRIOTI approvano, poi, finalmente una Costituzione Europea!
E’, infatti, solo su valori, principi e regole condivise ed accettate con metodo democratico, che si può fondare un’EUROPA UNITA, la nuova Patria comune capace di affiancare e rafforzare ciascuna delle piccole Patrie europee, consentendo all’insieme delle nazioni sorelle europee di affrontare e vincere, in modo pacifico, le sfide della globalizzazione nel XXI secolo.
Tutti i popoli europei, dopo il drammatico secolo delle ideologie e delle guerre, per trovare uno slancio nuovo ed uscire dalla terribile crisi che li attanaglia, hanno assoluto bisogno di riconoscersi in un comune patriottismo costituzionale fondato su principi e valori condivisi e in grado di superare i vecchi nazionalismi.
Queste, ed altre ancora, le sfide che attendono l’Europa nel XXI secolo.
In PATRIOTI la scelta della data per l’approvazione della Costituzione Europea a Cefalonia non è casuale: il 9 maggio 1945 si è chiusa in Europa la drammatica pagina della II Guerra Mondiale. Il 9 maggio, data in cui si celebra ogni anno la Festa dell’Europa, evoca anche la famosa Dichiarazione pronunciata appunto il 9 maggio 1950 da Robert Schuman:
“[…] La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. […] L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. […]”.
Il fumetto si chiude inneggiando con speranza e fiducia all’Europa Unita e riprendendo, tra le altre, anche la famosa frase di Karol Wojtyla, un europeista convinto:
“MAI PIU’ LA GUERRA!”
Ci auguriamo che il 9 maggio 2015, con la Festa dell’Europa e con il 70° Anniversario della fine della II Guerra Mondiale in coincidenza dell’avvio di EXPO 2015 in Italia, possa essere l’occasione per un forte rilancio unitario europeo che prevalga sugli inevitabili rigurgiti nazionalisti e xenofobi, oggi ancora molto presenti nel Vecchio Continente.
La generazione dei figli di chi ha visto con i propri occhi e ha vissuto sulla propria pelle le tragedie del secondo conflitto mondiale, ha la responsabilità di portare oggi a compimento un grande progetto senza ulteriori ritardi: occorre finalmente realizzare, in modo pragmatico, quelle idee che alcuni Grandi della storia ci hanno indicato da tempo.
C’è, infatti, un filo conduttore che parte dal Risorgimento e giunge ai nostri giorni.
Già Giuseppe Mazzini lo aveva ben compreso quando diceva di voler “rivoluzionare l’Italia e l’Europa” e per questo fondava la Giovine Italia insieme alla Giovine Europa; poi i Padri fondatori dell’Europa attuale, Schuman, Monnet, De Gasperi, Spinelli, Adenauer e gli altri, hanno ripreso quel percorso ben consapevoli che solo l’unità europea avrebbe evitato il ripetersi delle tragedie della II Guerra Mondiale; più di recente hanno continuato ad operare nella stessa direzione, con grande autorevolezza, tra gli altri, prima Papa Giovanni Paolo II e poi gli ultimi due Presidenti della Repubblica italiana, Ciampi e Napolitano.
Oggi occorre non aver paura e dar vita finalmente agli
STATI UNITI D’EUROPA!
Riflettiamo tutti insieme su un dato fondamentale: per la prima volta, nella lunga storia del Vecchio Continente, è del tutto evidente che l’Europa non ha più motivi per dividersi in contrapposte alleanze strategiche interne. Il regime democratico si è ormai affermato in tutta l’Europa a due polmoni, quello dell’ovest e quello dell’est, per usare ancora le parole care a Karol Wojtyla. Occorre “solo” correggere errori ed imperfezioni presenti nel modello europeo migliorando il funzionamento delle nostre democrazie e dei nostri sistemi economici…..
L’Europa deve valorizzare le diversità di tutte le sue singole nazioni, culture, tradizioni, riportandole ad unità per presentarsi così, in modo più credibile ed autorevole, al mondo globalizzato: solo così gli europei potranno giocarsi, alla pari con gli altri popoli protagonisti della storia contemporanea, ogni possibile chance di progresso e di benessere.
Ex pluribus unum: da motto sterile di un’Europa ancora disunita, deve diventare realtà compiuta e tangibile per ciascun cittadino europeo. La scelta potrà essere quella di una Federazione o di una Confederazione o di altra soluzione istituzionale innovativa: in ogni caso dovranno essere i popoli democraticamente a deciderlo.
Chiudendo questa avventura dei PATRIOTI, come monito a tutti gli europei, è bene ricordare sempre quale fu il vero epilogo a Cefalonia nel settembre 1943, dopo la resa dei soldati della Divisione Acqui: migliaia di inermi uomini furono massacrati, in violazione dei più elementari diritti umani e della convenzione di Ginevra sui diritti dei prigionieri di guerra!
Solo con la “sentenza Stoerk” del Tribunale Militare di Roma emessa il 18.10.2013, con un ritardo di settanta anni, la verità storica e quella processuale sui fatti di Cefalonia 1943 coincidono.
La Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44” per onorare la memoria di tutti i fratelli d’Europa greci ed italiani caduti a Cefalonia nel settembre 1943 intende premiare giovani laureati che vorranno approfondire con la propria tesi di laurea questo episodio della storia troppo spesso dimenticato. In questo modo si è dato seguito alla volontà del S.Ten. Nicola Ruscigno, sopravvissuto alle fucilazioni della Casetta Rossa, che è stato promotore della costituzione della Fondazione nel 2009 e, di recente, si è ricongiunto con i suoi compagni d’armi della Divisione Acqui: il suo sorriso e il suo saluto ci giungono direttamente attraverso le due ultime vignette disegnate da Alessio Steduto.
A partire dall’anno accademico 2013/14 nasce così il
PREMIO MEMORIAFUTURO
“UNA PATRIA E UNA COSTITUZIONE PER L’EUROPA”
In questo modo la Fondazione ha voluto subito concretizzare nella realtà l’auspicio del giornalista di RTE (Radio Televisione Europea) contenuto nel fumetto: a partire dal 2015, in occasione del 70° Anniversario della Fine della II Guerra Mondiale, l’obiettivo sarà quello di consolidare sempre più questo premio nelle università di tutta Europa.
Il logo che identifica questa prima edizione 2013/14 del premio è anch’esso un risultato del Laboratorio “Opere ad Opera”. Riprendendo un particolare della Guernica di Picasso (oggi da tutti considerato un simbolo universale di condanna ad ogni guerra), il logo rappresenta la disperazione di una madre che ha perduto il figlio sotto i bombardamenti: sulla testa di quella madre disperata e su uno sfondo rosso che ricorda tutto il sangue versato, dodici stelle europee di colore arancione come il sole fanno da cornice per dare un senso di speranza e di futuro…
In questo modo il logo del premio unisce MEMORIA e FUTURO.
Questo Premio MEMORIAFUTURO “UNA PATRIA E UNA COSTITUZIONE PER L’EUROPA” viene dedicato a tutti i fratelli d’Europa greci ed italiani caduti a Cefalonia nel settembre 1943 nella speranza che i giovani del Vecchio Continente non dimentichino mai le tragedie del passato e costruiscano uniti un futuro migliore, di pace e di benessere per tutti.
Per evitare il rischio che la finzione rappresentata nel finale dei PATRIOTI possa generare dubbi o confusione nel lettore su quanto avvenuto a Cefalonia nel settembre 1943, l’ultima pagina di questo fumetto è dedicata ai disegni di Priscilla Choszcz Grippa che ci consentono di chiudere tornando esattamente da dove siamo partiti: quel lontano settembre 1943.
Non servono dialoghi.
Le vignette di Priscilla parlano da sole “fotografando” la drammatica realtà storica di quell’Eccidio. Il titolo racchiude tutta la verità su quanto accaduto:
Cefalonia, 24.09.1943
Casetta Rossa

Italia, 9 maggio 2014
(Festa dell’Europa)

Il Presidente Fondazione Europea “Cefalonia-Corfù 1941/44”

Avv. Costantino Ruscigno

 

 

Scarica il fumetto realizzato da Priscilla Choszcz Grippa >

 



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